Descrizione Progetto

Mia nonna Pierina ha cresciuto quattro figli coltivando e vendendo lo zafferano.
Vite dure e oneste
Il 13 dicembre di ogni anno andava alla fiera dello zafferano di Pedicciano, dove venivano i milanesi che le compravano tutto il raccolto. Con quei soldi lei e i figli ci campavano tutto l’anno. Poi sono emigrati tutti in Canada. Tornati in Abruzzo, mia nonna è rimasta a vivere con noi finché è morta, a 99 anni. Sono cresciuta ascoltando i suoi racconti e spesso il protagonista principale era proprio lo zafferano e il mondo da romanzo di vite dure e oneste dei contadini. Insomma, mi ha trasmesso la sua passione.
Lo zafferano può avere diversi effetti benefici sull’organismo: contrasta gli sbalzi d’umore e la depressione, ha proprietà antitumorali, un’azione protettiva per DNA, RNA e proteine e vanta una leggendaria azione afrodisiaca.
La mia azienda
Nel 1979, in un nostro terreno abbandonato, mia madre ha ritrovato dei vecchi bulbi, li ha raccolti: una trentina di chili in due vecchie cassette di legno e abbiamo cominciato a ripiantarli. Io ho ampliato la produzione e ho allestito il laboratorio.
Oggi la nostra è una piccola azienda a conduzione familiare. Coltiviamo zafferano su terreni a un’altitudine che varia tra i 750 e i 1000 metri. I nostri bulbi sono i pro-pro-pro nipoti di quelli che coltivava mia nonna nella prima metà del ‘900.